Come annaffiare aloe arborescens

Caratteristiche e impieghi di aloe arborescens

Aloe arborescens è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Liliacee, che cresce spontaneamente su terreni piuttosto aridi in quanto predilige un clima caldo e secco, tipico delle regioni mediterranee e dei paesi del sud.

Grazie alla sua elevata capacità di trattenere acqua all’interno delle foglie, il vegetale non richiede pertanto un’annaffiatura abbondante, ma si accontenta di poche bagnate al terreno.

Il suo impiego è antichissimo: risalgono infatti a oltre 6000 anni fa le prime testimonianze sull’utilizzo delle foglie di aloe che gli Egiziani erano soliti effettuare con finalità curative (sia locali che sistemiche).

Molti popoli antichi la consideravano come strumento per l’immortalità, attribuendole proprietà magiche.

Le foglie del vegetale, particolarmente carnose, sono ricchissime di un succo semi-fluido che, una volta depurato, può essere bevuto per depurare l’organismo e regolare le funzioni intestinali.

Questo rimedio può venire applicato anche localmente (uso topico) in caso di piccole ferite, ustioni e lesioni di vario genere, per stimolare la guarigione della cute lesa.

Efficace in presenza di dermatiti, punture d’insetti e scottature solari, la pianta è dotata di notevoli proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

La sua composizione biologica comprende:
• glucomannani (glucidi complessi);
• antrachinoni (lassativi);
• vitamine;
• sali minerali;
• saponine;
• enzimi catalizzanti digestivi;
• lignine.

Come prendersi cura di aloe arborescens

Aloe arborescens è una pianta molto resistente, che può essere coltivata all’aperto soprattutto nelle zone temperate meridionali oppure in quelle costiere settentrionali.

Al nord, e dove le temperature sono piuttosto rigide, è preferibile coltivarla invasata, mantenendola al riparo dalle intemperie.

Lo sviluppo del vegetale e la lunghezza delle sue foglie dipendono essenzialmente dalla quantità di luce solare che riceve, per cui sarebbe preferibile posizionarlo in luoghi soleggiati e tiepidi.

Il suo apparato radicale predilige il terriccio tipico delle piante grasse, con un buon fondo d’argilla, utile per assicurare un adeguato drenaggio: proprio per questo motivo non bisogna mai disporre un sottovaso, che potrebbe favorire ristagni liquidi.

La quantità d’acqua ideale per annaffiare aloe arborescens è piuttosto scarsa: si parla di un misurino (grande come un bicchiere) una o al massimo due volte alla settimana.

Non bisogna mai bagnare le foglie, che potrebbero marcire in breve tempo e neppure eccedere con la quantità di acqua, dato che, trattandosi di una pianta grassa, le sue esigenze sono molto esigue.

È sempre preferibile annaffiare la pianta al mattino presto o alla sera, quando cioé le radiazioni del sole non sono dirette.
Non bisogna mai irrigare il vegetale una settimana prima della raccolta dei fiori e delle foglie, per evitare che i principi attivi si disperdano.

Logicamente le condizioni ambientali influiscono notevolmente sul tipo di annaffiatura poiché quanto più è caldo, tanto maggiore è la quantità di acqua da versare sul terreno, sempre tenendo conto che non è opportuno esagerare.

Proprietà e benefici dell’aloe arborescens

Secondo le numerose testimonianze sull’aloe arborescens, le sue proprietà si sono rivelate particolarmente utili non soltanto per curare alcuni disturbi, ma anche per prevenire la loro comparsa.

Il succo estratto dalle foglie offre infatti i seguenti benefici:
• contrastare lo stress ossidativo;
• normalizzare l’alvo intestinale;
• aumentare l’eliminazione delle tossine;
• contrastare le infezioni;
• stimolare il sistema immunitario;
• svolgere funzioni toniche a livello gastro-intestinale;
• regolare la glicemia;
• proteggere la mucosa di stomaco e intestino;
• potenziare la rigenerazione epiteliale;
• abbreviare i tempi di cicatrizzazione cutanea.

Per ottenere una resa ottimale dall’impiego di aloe arborescens è necessario servirsi di preparazioni titolate e standardizzate, seguendo lo schema posologico indicato sulla confezione.

Anche se si tratta di un prodotto naturale e dotato di un’ottima disponibilità biologica, bisogna sempre leggere le controindicazioni e gli eventuali effetti collaterali prima di assumerlo.