Come si realizza un angolare in legno

L’angolare come elemento di finitura e funzionale

La lavorazione del legno prevede tanti piccoli passaggi per trasformare una semplice asse di legno in un componente funzionale che, assemblato con altri, darà vita a un complemento d’arredo o qualsiasi altro oggetto. Per ottenere tali strutture più o meno complesse, è quindi necessario collegare tra loro vari parti in legno. Nella maggior parte dei casi si tratta di effettuare una giunzione legno a 90 gradi. La soluzione che per prima viene in mente è quella di appoggiare vicini i pezzi tra loro e di fissarli mediante viti o chiodi. Si tratta di una soluzione senza alcun dubbio dai buoni risultati, sebbene non sia il massimo da un punto di vista estetico, ma che può essere sostituita da altri sistemi che non richiedono l’uso di viti o chiodi ma che al contempo sono più solidi e belli da vedere. Per fare ciò è necessario realizzare delle scanalature ben precise all’interno delle componenti in legno da congiungere tra loro mediante l’utilizzo di frese per incastri a 90 gradi.

Angolare mediante incastro a pettine

Ottenere un innesto a 90 gradi tra due pezzi di legno è possibile andando a lavorare le due parti creando delle sagome che si possano unire tra loro. Esistono due metodi principali per ottenere questo tipo di accoppiamento. Il primo, e forse più semplice da realizzare, prende il nome di incastro a pettine. Per realizzarlo bisogna dotarsi di frese per incastri a 90 gradi, ovvero la migliore soluzione per avere degli agganci perfetti senza imprecisioni alcune. Queste poi andranno collegate alla fresatrice in modo assolutamente saldo, quindi si può procedere alla sagomatura. Si può intuire dal nome dell’incastro che si dovranno andare a realizzare delle sporgenze di tipo rettangolare, del tutto simili alla forma di un pettine. Ovviamente, anche sull’altro componente da incastrare, in modo sfalsato così da poterli far combaciare perfettamente senza che ci siano degli spazi. Solo così infatti si può avere una tenuta solida e duratura nel tempo. In alcuni casi sarebbe comunque opportuno provvedere a utilizzare anche del collante così da rendere il tutto ancora più sicuro. Il risultato sarà bello da vedere ma soprattutto resistente e senza l’utilizzo di viteria di alcun tipo, e nemmeno di tasselli per legno.

Angolare mediante incastro a coda di rondine

Esiste anche una soluzione abbastanza simile per funzionamento alla precedente ma che in alcune situazioni risulta ancora più sicura e resistente agli sforzi. Si tratta dell’incastro a coda di rondine. Questa soluzione prevede come nella precedente che vengano realizzati delle sporgenze sfalsate sull’uno e sull’altro elemento da unire tra di loro, ma invece che avere una forma piatta come la precedente assumono una forma di tipo trapezoidale, simile appunto alla coda di una rondine. Data la sua conformazione si rivela molto efficace in caso di sforzo longitudinale e trasversale, rendendo quasi impossibile il suo distacco anche senza la presenza di un collante. In ogni caso, è sempre buona norma prevederne l’uso così da scongiurare ogni singolo movimento futuro. Entrambe le soluzioni, in ogni caso, offrono elevati standard qualitativi se eseguite con le giuste frese per giunzioni a 90 gradi e se incise tenendo a mente un piccolo suggerimento: è sempre meglio rimuovere meno materiale che troppo. Agendo in questo modo infatti si può ovviare a un errore andando a correggere servendosi della carta vetrata, cosa che sarebbe impossibile fare se è stato rimosso troppo legno. In quest’ultimo caso anzi è quasi sempre necessario eliminare il pezzo e realizzarne uno nuovo. Indipendentemente dalla tipologia di incastro scelto per la vostra realizzazione hobbistica o a livello professionale il risultato sarà impeccabile e duraturo nel tempo, specialmente se eseguito con perizia e utilizzando la corretta fresa a 90 gradi.