Celeron e Pentium i processori di bassa fascia ma di alta versatilità

Come nascono Pentium e Celeron

Pentium e Celeron sono due processori prodotti dalla Intel, multinazionale statunitense da sempre operante nel settore dell’elettronica, a partire dalla fine degli anni’90; si tratta di due scelte estremamente economiche, posizionate nella fascia bassa per l’assenza di tecnologie performanti e di ultima generazione.

Quando ci si trova di fronte alla scelta su quale processore scegliere (approfondisci https://www.kimera-computers.com/celeron-o-pentium/), questi vengono spesso accomunati sebbene, nonostante l’origine comune, le loro caratteristiche siano diverse. È sempre opportuno valutare bene gli utilizzi e le finalità e, in caso di dubbio, rivolgersi ad un tecnico specializzato che esamini il contesto di utilizzo per consigliare il modello più adatto.

Si tratta di due prodotti che possono risultare utili per operazioni basiche tanto che è errato pensato che, poiché si trovano in fascia bassa, siano di bassa qualità; gli aspetti da considerare per implementare un confronto sono Total Cores e Total Threads, 2 nel Celeron e 4 nel Pentium; Burst Frequency, a 2.70 GHz contro i 2.80 GHz del Pentium e il Processor Base Frequency a 2.00 GHz contro i 1.50 GHz. Allo stesso livello troviamo i TDP – Thermal Design Power, 10 W, e il Max Memory Size, 8 Gb.

Cambia il Processor Graphics, Intel UHD Graphics 600 per Celeron e 605 per Pentium, rimangono invariate la Graphics Base Frequency, il supporto 4K e il numero di display supportati ovvero 2.

Celeron, un passo avanti ma sempre dietro Pentium

Intel Celeron è caratterizzato da una CPU – Central Processing Unit dual-core ovvero con due nuclei di processori fisici; la grafica è Intel UHD e può gestire fino a due monitor in 4K.
Il processore Celeron, sebbene si definisca a basso consumo, può essere utilizzato per controllare macchinari, utilizzare un gestionale, aprire le bolle di lavorazione, controllare le commesse sulle macchine.

La sua creazione è una risposta alla fascia economica della concorrenza e ha visto il prodotto subire diverse evoluzioni nella denominazione e nelle funzionalità: da Convington, privo di memoria cache si passò a Mendocino, fin troppo performante per poi fare un passo indietro con Coppermine-128 che, però, non reggeva le nuove frequenze. Seguirono altre versioni tra cui Tualatin, Willamette e Northwood che vedevano sempre nel Pentium l’idea trainante rimanendo comunque un passo indietro per quanto riguarda velocità di frequenza e memoria cache.

In sintesi l’utilizzo di Celeron è di riferimento per le attività industriali con bassa capacità di elaborazione dati e con una grafica poco elevata ma con necessità di costanza e continuità nelle operazioni.

Pentium, il primo multi-processore superscalare

Intel Pentium si presenta subito come processore più potente grazie alla presenza di un quad-core ovvero quattro core integrati in un unico processore che, però, possono lavorare autonomamente e indipendentemente dagli altri; la grafica è la stessa del Celeron, Intel UHD così come la capacità di gestione di due schermi in 4K.

L’applicazione di Pentium vede riscontri soprattutto in ambito di elaborazione video, robotica, totem e chioschi interattivi, sistemi di automazione dove la performance deve essere più elevata.

La sua evoluzione ha visto il passaggio del Pentium originale, denominato P5 (Pent è il prefisso greco per indicare il 5) al P54 differenziati dalla tecnologia a, rispettivamente, 0,8 µm e 0,6 µm.
Una nuova introduzione tecnologica si ebbe con il P54C e la tecnologia CMOS; l’ultimo in ordine di tempo è il P55C capace trattare meglio i file multimediali per assecondare le esigenze del mercato.